Content marketing: il valore dei contenuti per una buona strategia di business

Content marketing: il valore dei contenuti per una buona strategia di business

Oggi parleremo di content marketing e del perché al consumatore piacciono i contenuti.

Partiamo da una considerazione: il consumatore di oggi è un po’ più “sveglio” di quello di una volta. Con questo non intendiamo dire che i clienti attuali siano più intelligenti, ma solo più desiderosi di informarsi. Più smart se vogliamo. Se un tempo bastava un volto noto accanto al fustino del detersivo o sulla confezione della carne in scatola, oggi, di certo, non è più così.

Il consumatore si informa, vuole conoscere. Non basta dirgli che un prodotto è buono, è necessario spiegargli perché, che cosa ci può fare, quando può utilizzarlo e in cosa si differenzia dai prodotti della concorrenza.
Ma attenzione: questa è soltanto la punta dell’iceberg. Sotto, anzi prima del prodotto, c’è un lavoro enorme e delicato, che spetta a chi si occupa di marketing: quello di far conoscere il brand al potenziale cliente, di renderlo affidabile ai suoi occhi, di farlo diventare desiderabile.

Come si ottiene tutto questo? Proprio con una strategia fondata sui contenuti.

Gli strumenti del content marketing: Internet e i Social Network.                                                                                                                                                                       Il content marketing inizia molto prima della vendita dei prodotti: si svolge, con discrezione e intelligenza, attraverso i più seguiti mezzi di comunicazione del momento.Internet può essere considerata come una sorta di fiera virtuale permanente, dove lo stand aziendale (il sito web) è raggiungibile ogni giorno, in qualsiasi momento dall’utente, che può interagire con il brand chiedendo informazioni, visionando cataloghi, leggendo contenuti ed ottenendo ciò che desidera praticamente in tempo reale.
È qui che si gioca la partita.

A seconda delle risposte ottenute o delle informazioni trovate, della completezza, dello stile e della cortesia dimostrata dall’azienda, il cliente si creerà un’idea del brand, che gli tornerà utile nel momento in cui sentirà il bisogno di acquistare un prodotto o un servizio. Se l’esperienza vissuta dal cliente sarà stata positiva, grazie ad una risposta celere o alla grafica accattivante del sito, allora questi tornerà a farsi sentire quando avrà necessità dei prodotti offerti dall’azienda.

Non ha trovato l’informazione che cercava, o ha percepito come sciatta la comunicazione aziendale fatta attraverso il sito? Cliente perso. Ecco perché, con i contenuti, è necessario addirittura anticipare le domande del cliente: pubblicando articoli di blog che rispondano alle sue necessità o anche alla sua semplice curiosità, si riuscirà persino a portare il cliente verso il proprio sito, attraverso i motori di ricerca e i meccanismi SEO.

Il contatto diretto tra il brand e suoi clienti
E che dire dei social network? Qui, addirittura, è come trovarsi in piazza con il cliente, su un rapporto paritario, quasi da amici. Si tratta di un tipo diverso di contenuti, certo, più conciso, più incisivo, ma anche più coinvolgente.
Pubblicare con costanza contenuti sui social, non necessariamente promozionali, significa instaurare un filo diretto con il cliente, che, se fondato sulle basi della cordialità, della disponibilità e – soprattutto – della competenza, non potrà che avere come risultato quello di essere presenti nella mente del cliente nel momento della necessità dell’acquisto, con un meccanismo e dei sentimenti – fateci caso – non lontani da quelli che lo legano al piccolo negozio sotto casa.

In definitiva, Internet ha cambiato il modo di fare marketing: la possibilità di interagire con il cliente, per di più h24, è un’opportunità che va sfruttata fino in fondo, fino al punto di “indirizzare” il cliente verso il sito, attraverso gli strumenti offerti dalla SEO. E niente, in tal senso, risulta più efficace di una costante, appassionata e mirata strategia fondata sui contenuti.


Pubblicato in: Curiosità il 22/12/2016